Caffè di Napoli

Un’antologia dedicata al chicco più famoso del mondo fattosi miscela, nata dalla penna di 25 autori

AA.VV. (Compagnia dei Trovatori)

Provate a immaginare un giorno del tema in classe. Gli alunni sono 25 e il tema è sui Caffè-caffè di Napoli, locali e bevanda. Come sappiamo, per i napoletani il caffè è ciò che San Gennaro è per la fede, unico. Tanto che per molti di loro non esiste null’altro da sorseggiare a casa e al bar. Ebbene i 25, che appartengono al gotha letterario della città, svolgono il tema come meglio non potrebbero. Ne viene fuori una nuova “geografia” urbana, da nord a sud, da est a ovest, dalla collina al mare.
Apriamo e chiudiamo la raccolta con due testi un po’… eccentrici, il primo sostiene che i Caffè sono dovunque, ed è un modo per dire che di avventori e avventure non solo la città del presente è colma, ma anche quella del passato e del futuro. Il secondo racconta di un Caffè che non esiste (anche se esiste un luogo dove non… c’è). Insomma un bisticcio che solo il lettore curioso potrà dipanare.
Abbiamo poi condito le 25 storie con una canzone nuova di zecca, Il buongiorno del caffè, che potrete ascoltare dal cd inserito in terza di copertina. Per il resto, come dicevamo, queste narrazioni sanno derivare dai Caffè e dal caffè tante opportunità per fantasticare su Napoli e sui suoi misteri alla luce del sole. Tanto che ognuno dei protagonisti dei racconti è parte di tutti gli altri, e tutti della città, anche se non sono esistiti nella realtà.
Ma – si chiedeva da par suo Marcel Proust – può mai esistere una realtà più reale di quella letteraria?

A cura di Piero Antonio Toma

La canzone Il buongiorno del caffè è interpretata da Lino Blandizzi

CAMBIO VITA

Guardò l’ora: le 13 e 30, ecco perché lo stomaco brontolava ma il lavoro innanzitutto, porcaputtana.
Sollevò lo sguardo dal marciapiede e si accorse che aveva smesso di piovere, toh, finalmente una buona notizia. I suoi occhi incontrarono altri occhi, occhi di chi come lui andava di fretta, forse al lavoro o a un appuntamento, a un funerale oppure a un matrimonio. Occhi in movimento. Occhi accompagnati da sorrisi, altri piantati in visi scuri come il suo. Occhi di chi, come i suoi, cercava un bar per un caffè. Che si materializzò dall’altra parte della strada, come per magia.
CamBIOvita.