CANTI D’ABISSO

Ventitré racconti dalle alienanti atmosfere

AA.VV. (Origami Edizioni)

Dall’Abisso veniamo. Nell’Abisso dovremo tornare. Perché l’Abisso chiama. L’Abisso canta.
Ventitré racconti di lucida follia, di ispirata malvagità, dalle alienanti atmosfere. Ventitré visioni fantastiche dove orrore, grottesco e bizzarro si sciolgono nell’acqua di un mare denso di storie da raccontare. Ventitré autori tra i massimi esponenti della narrativa fantastica italiana che hanno deciso di navigare insieme al lettore verso l’incubo, verso l’ignoto, verso il male annegato nei fondali sabbiosi e scabrosi delle nostre anime. Dalle contaminazioni acide di un futuro post atomico ai segreti sommersi che prendono forme liquide e nere, dagli interminabili viaggi delle imbarcazioni del passato agli automi pronti a combattere e a distruggere, dagli incubi galleggianti della Groenlandia a quelli intimi e inesplicabili di Venezia, dalle coste croate a quelle del Mito. Con tutto il mare che c’è in mezzo.
Un’antologia per chi ama il mare e le storie che nascono dalle onde, nascoste tra le onde.

A cura di Alessandro Morbidelli

QUANDO IL MARE URLA

Gli uomini udirono uno strano suono nascere dal mare. Si pietrificarono, chi a poppa, chi a prua, nel sentire quello che sembrava un lugubre lamento che solo dal mare poteva venire perché non c’era altro tutt’intorno.
Il mare piange… No, non piange, grida. Urla. È arrabbiato. Incazzato nero, e spruzza e battezza ogni cosa. Ma la sua acqua non scivola più come le lacrime sui loro visi. La sua acqua non bagna. Si appiccica. È viscida e densa.
Il mare sembra fatto di muco. E avvolge la barca, blocca le eliche e il timone, la stritola, le leva la vita.